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Porto Torres


Ideale connubio tra Storia e mare

Porto Torres
La città di Porto Torres è situata all'interno del Golfo dell’Asinara, di fronte all’omonima isola nonché parco nazionale di straordinaria importanza dal punto di vista naturalistico, monumentale ed archeologico. Antica Turris Lybyssonis, unica colonia romana in Sardegna fondata nel 46 a.C., fu strettamente legata alla capitale dell'impero, vincolo testimoniato da numerose presenze archeologiche di straordinaria ricchezza sulle quali si sono sovrapposte le vestigia della città medievale, Torres, e in epoca moderna Porto Torres. Il tutto è appropriatamente documentato in Monte Agellu (dal latino agellus, piccolo campo o cimitero) nel quale è possibile leggere, tra le testimonianze monumentali e quelle archeologiche, duemila anni di storia senza soluzione di continuità, esempio che rende il complesso di inestimabile interesse raramente riscontrabile in tutto il continente europeo. A buon diritto il sito potrebbe essere inserito nella lista dei beni culturali e naturali del Patrimonio Mondiale dell'Unesco secondo la convenzione di Parigi del 1972. Della Turris romana esistono testimonianze nelle estese rovine di tre grandi terme a ovest della vecchia stazione ferroviaria; all'entrata degli scavi, con parco archeologico, si trova un Antiquarium che raccoglie i reperti più importanti. Sono presenti nel territorio comunale monumenti nuragici (due nuraghi in buono stato e altri dodici come ruderi), una necropoli prenuragica con ipogei scavati nella roccia (Su crocifissu mannu), ai confini occidentali, nella zona di Fiume Santo, si trova un sito paleontologico di particolare interesse: sono stati rinvenuti resti risalenti a tre milioni e mezzo di anni fa dell'oreopitheco, scimmia antropomorfa particolarmente rara, ma anche di antenati di giraffe, coccodrilli, orsi, elefanti, ecc. Al confine meridionale, a circa 7 km dal centro di Porto Torres, sulla strada statale per Sassari, si trova un monumento preistorico unico in tutto il Mediterraneo occidentale: l'altare di Monte d'Accoddi, molto simile alle note ziqqurat mesopotamiche. Importante sbarco commerciale, sotto i Flavi assunse la dignità di municipum, collegato agli altri centri della regione da vie consolari. Tra i secoli VIII e IX la città fu abbandonata dalla popolazione, che si spostò all'interno fondando le "ville" di Sassari e Sorso. Rifiorì attorno al X sec. grazie all'impulso dato dai commerci delle repubbliche Marinare di Pisa e Genova, che al lungo esercitarono il loro potere sulla città. Turris Lybissonis fu capitale del Giudicato di Torres, o del Logudoro, munita di castello e di mura conoscendo prosperità fino all'arrivo delle invasioni piratesche, che avvantaggiarono la crescita di potere da parte di Sassari. Del periodo giudicale risalgono alcuni dei più belli edifici religiosi del Logudoro. Le guerre con gli Aragonesi e la minaccia delle invasioni barbariche determinarono la decadenza di Porto Torres, riprendendosi in epoche moderne con il ruolo di collegamento dell'isola con il continente. Attualmente Porto Torres, collocata sulla costa nord occidentale della Sardegna, rappresenta una delle principali porte per l'Europa grazie all’importante ed attrezzato porto. Posta quasi totalmente in piano, la città è a pochi km. da altre importanti località turistiche come Stintino e Alghero, nonché a circa venti minuti d'auto da Sassari, capoluogo di provincia. Nella parte orientale si estende una bella strada panoramica che conduce fino alla spiaggia di Platamona, da dove si prosegue per Castelsardo e più avanti S. Teresa Gallura. Porto Torres è una località dal fascino segreto, che invita a una conoscenza più attenta e approfondita, che mantiene un saldo equilibrio tra tradizioni e ambiente marino e archeologico. Interessanti occasione di visite e itinerari nei dintorni, come alla necropoli di Su Crucifissu Mannu, a breve distanza dalla città, in direzione sud-est; la struttura è composta da una ventina di sepolcri a camera, scavati nella roccia dove sono stati ritrovati anche corredi funerari risalenti al tardo Neolitico e all'età del Bronzo. Non solo archeologia e storia, Porto Torres è sinonimo anche di spiagge e mare. Vanta scorci di straordinario fascino, alcune raggiungibili a piedi a pochi passi dal centro. Incantevole è il litorale di Balai, dominata dall'omonima chiesetta che si erge tra l'azzurro del cielo e del mare, le cale di Renaredda, dello Scoglio Lungo e delle Acque dolci fino alla rotonda di Balai. Sulla collina aperta ad anfiteatro sulla Via Ponte Romano, s'innalzano i ruderi monumentali del cosiddetto Palazzo di Re Barbaro, dal mitico governatore responsabile del martirio dei patroni Gavino, Proto e Gianuario, avvenuto sotto l'imperatore Diocleziano; il complesso include resti di un quartiere abitativo, edifici termali, locali pubblici e strade lastricate.

http://sardegnanw.itinerarionline.it/porto_torres_la_basilica_im_4258.htm
Porto Torres la basilica


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