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La Grotta di Nettuno


Sul versante più battuto dalle onde del mare

La Grotta di Nettuno
All'interno della massiccio calcareo di Capo Caccia, sul versante più battuto dalle onde del mare, si trova la meravigliosa Grotta di Nettuno, che per le sue peculiarità naturalistiche non ha eguali in tutto il Mediterraneo. Con uno sviluppo di 2.500 m., presenta numerose sale, ampie gallerie, laghetti, pozzi e angusti cuniculi. Da Alghero la grotta può essere raggiunta via mare e via terra. Via Mare con partenza dal porto tramite l'apposito servizio di barche che con un tragitto di circa un'ora permettono di ammirare tutta la Riviera del Corallo, costeggiando le scogliere di Capo Galera e Punta Giglio, doppiando poi la punta di Capo Caccia e sbarcando, infine, direttamente all'ingresso della grotta, posto alla base di un'altissima falesia. Via terra, con un percorso di circa 24 km. si giunge al promontorio di Capo Caccia e dalla piazzola terminale si discende nel lato occidentale tramite la Escala del Cabirol, una pittoresca scalinata di 656 gradini costruita nel 1954 che, con un dislivello di circa 110 m., porta fino all'entrata della grotta. Il primo spettacolo è la visione del Lago Lamarmora, che occupa gran parte del grande salone iniziale. Il lago con una lunghezza di 100 m. è uno dei più grandi laghi salati d'Europa. Interamente navigabile con una barchetta a fondo piatto o con un canotto, il lago ha una profondità massima di circa 9 m. che si trova nella sua parte iniziale, e una larghezza massima di 25 metri. Nelle sue acque si trovano gamberi, stelle di mare, ricci, oloturie, qualche grongo e molluschi. Le pareti del primo tratto di grotta parzialmente illuminate, appaiono colorate di un singolare verde-azzurro originato da incrostazioni vegetali. L'attenzione è poi attratta da una monumentale stalagmite, l'Acquasantiera, alta un paio di metri, che si innalza al centro del vestibolo verso la sponda del lago che sulla sommità presenta alcune piccole vaschette contenenti poca acqua dolce. Il percorso turistico ha inizio con una scalinata che parte a sinistra del vestibolo iniziale, lasciando alle spalle la luce del sole verso il buio di questa grotta millenaria. Dopo una breve discesa, si arriva alla sala delle Rovine, incorniciata da varie stalattiti, e poi costeggiando la sponda sinistra del lago, alla Reggia, dove la natura ha creato lo scenario più emozionante della grotta. Al centro del lago, sulla destra, si notano gramdi colonne calcitiche che s'innalzano per 9 m. sino al soffitto, quasi a sorreggerlo; subito dopo la volta è solcata da una frattura e si eleva sino a 18 m., il punto più alto di tutta la parte turistica della grotta. Sul fondo, dove termina il lago Lamarmora, è una grande parete caratterizzata da una formazione stalagmitica chiamata l'Albero di Natale. Qui è anche una spiaggetta sabbiosa che appare più o meno visibile a seconda del livello del mare. Dalla Reggia si prosegue in salita lungo una scalinata che porta a un livello superiore da quello del lago, arrivando alla successiva sala Smith, dal nome di un capitano inglese fra i primi esploratori della grotta nell'800; al centro si erge il cosiddetto Grande Organo, un'enorme colonna con colate simili alle canne di un organo, appunto, larga 12x4 m. e alta 11, la più grande della Grotta di Nettuno. Subito dopo si giunge alla Cupola, formazione stalagmitica dalle pareti perfettamente liscie, unita al soffitto da una sovrastante colonna proprio come la cupola di una chiesa. Di fronte alla Cupola, sulla destra, vi sono i sentieri che portano alle parti più interne della grotta, ancora non attrezzate turisticamente. Proseguendo la visita, il sentiero piega sulla sinistra in salita lungo la parete opposta della sala Smith; in questa parte, abbassandosi il soffitto, è possibile ammirare da vicino le varie stalattiti. Si arriva alla sala delle Trine e dei Merletti, caratterizzata da piccole colonne, nicchie e arcate naturali. Il tour termina con la tappa alla cosiddetta Tribuna della Musica, una terrazza che consente di ammirare dall'alto la zona della Reggia e del Lago Lamarmora.
(Fonte: "La Grotta di Nettuno" - Azienda di Soggiorno e Turismo La Riviera del Corallo Alghero)

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