In un susseguirsi di visioni fantastiche
La Costa verso Capo Caccia Dal porto, dirigendosi verso nord, ha inizio uno dei più lunghi litorali sabbiosi di Sardegna, il Lido di Alghero o di S. Giovanni, che dalla città si estende per circa 5 km. fino al porto di Fertilia, dove prende il nome di Maria Pia. Stretta tra il mare e lo stagno di Calich posto alle sue spalle, la spiaggia offre una splendida vista della città murata e dei suoi bastioni. Da Fertilia, dove ha inizio la lunga pineta di Arenosu, si giunge in breve alla piccola spiaggetta di Punta Negra, e da qui in circa 2 km. prendendo una deviazione sulla sinistra, agli arenili più conosciuti e frequentati di Alghero, Le Bombarde e il Lazzaretto, quest’ultima dominata da una caratteristica torre del XVII secolo. Nei pressi della spiaggia, poco dopo la deviazione verso la torre seicentesca, si può ammirare il nuraghe Palmavera. Proseguendo, la strada costeggia la baia di Porto Conte, delimitata dai promontori di Punta del Giglio e Capo Caccia. L’insenatura, che per la sua bellezza venne denominata dai Romani Porthus Nimpharum, è un’antica valle invasa dal mare, oggi in gran parte dominata dal grande complesso turistico che vi si prospetta, dove si estendono diverse spiaggette dominate dall’imponente Monte Doglia e la spiaggia di Mugoni, a ridosso dell’omonima pineta. Una deviazione sulla sinistra porta a Punta del Giglio, posta a metà strada tra la zona residenziale di Maristella e la seicentesca Torre Nuova. Da qui un sentiero permette di giungere a splendide falesie calcaree, contro cui si infrangono le onde del mare, e alla piccola spiaggia della Bramassa, piacevole perché mai troppo affollata. La litoranea poi continua fino alla famosa cala Dragunara, luogo di attracco per la visita alle grotte di Nettuno, per arrivare poi all’insenatura di cala di Tramariglio che guarda il poderoso promontorio di Capo Caccia, che scende a picco sul mare cristallino. L’itinerario lungo la costa settentrionale continua visitando la bella spiaggia del Porticciolo, sorvegliata da una torre spagnola, con le immediate e incantevoli cala del Vino e cala del Turco, ideali per fare snorkling e immersioni. A circa 500 m. a nord di cala del Turco, è consigliabile la visita a cala della Luna, riconoscibile da un grosso masso a forma di cannone che dalla riva guarda verso il mare. Poco oltre ha inizio l’arenile di Porto Ferro, circondata da torrette e fortini militari (torre Bantine Sale, a sud, torre Negra e torre Bianca a nord), così chiamata per il colore rosso della sabbia e dei fondali marini. Nel tratto più interno del golfo di Porto Conte, si trova l'area archeologica di Sant'Imbenia, che presenta insediamenti di differenti. Oltre il villaggio nuragico, l'area comprende sepolture fenice, resti di un insediamento romano dotato di necropoli, e una grande villa rustico-balneare, fornita di impianto termale risalente al I-II secolo. Il nuraghe monotorre, con pianta circolare irregolare, è attorniato da un ampio villaggio di capanne, alcune delle quali dotate di pozzo e aree comunitarie. Riconducibile ad usi collettivi una grande capanna, con bacile di pietra centrale e seduta circolare in arenaria con basso schienale che fa supporre una possibile funzione di panificazione. A scopi comunitari era destinato anche il vasto cortile posto a nord ovest della torre, munito di un focolare in blocchi perfettamente lavorati. Tra i vari resti trovati nel sito, alcune panelle di bronzo e ceramiche di importazione fenicia e greca.
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