Necropoli, chiese ed altro
Da visitare a Romana A Romana è possibile visitare una gran numero di domus de janas dell’epoca neolitica ed alcune suggestive necropoli, come Monte Ferrosu, Monte Airadu e S. Giolzi. I punici e i romani poi, rimasero affascinati dalla ricchezza del territorio di Romana che ancor oggi resta un angolo davvero particolare. Lo dimostrano i siti di Pibirra, Suezzones e Giagu, in particolare, eretti su un impianto strutturale di età nuragica dove restano ampie porzioni strutturali realizzate in epoche successive. I siti di S’Evvinu, Perda Modde e di Costa Piras testimoniano un intervento di pianificazione urbanistica attuata nel territorio sempre in età romana. Nella località di S. Giolzi, di estrema suggestione ambientale, presso sorgive e piccoli ruscelli ancora attivi, si svolgevano, in età punica, pratiche culturali legate alle acque, così come, in età romana, presso le fonti di Funtana Abbarghente. Lo testimonia il ritrovamento di una serie di statuette votive, lasciate dai devoti come voto per la guarigione ottenuta grazie alle virtù salutari dell’area prescelta dai fedeli per il culto. E’ qui, infatti, che ancora oggi si trova il Santuario di San Lussorio, che dista pochi chilometri dal centro abitato, di fronte al quale, sulla sponda opposta del vallone, si scorgono i ruderi della Chiesa di San Giorgio e si possono trovare pressoché intatte, presso il nuraghe Giagu, la Chiesa di San Giacomo, ancora parzialmente in alzato, e nelle sue immediate adiacenze, le tracce di strutture abitative. Fu verosimilmente il Santuario titolato al Santo Eremita Lussorio che vi si rifugiò, da Legionario convertitosi al Cristianesimo, per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano a svolgere funzione primaria e nevralgica di questo articolato insediamento abitativo, distribuito sul territorio secondo un processo di aggregazione, luogo di culto-villaggio, come spesso capita di trovare in Sardegna. Il Santuario, edificato su una chiesa rupestre, realizzati nel corso dei secoli col fine di monumentalizzare e dotare di infrastrutture il luogo di culto, frequentato da un grande numero di fedeli durante il mese di agosto quando si svolge la sua festa. Altro momento di richiamo è in febbraio “Sas Amoradas”, con gli uomini che si disputano a suon di puntate le donne del paese. Anche solo per un ballo.
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